Commercializzavano un comune pane di semola per ‘Pane di Altamura’ rispondente alle caratteristiche del rigido disciplinare di produzione, gli esercenti denunciati dal Corpo forestale dello Stato del Comando Regionale Puglia e del Coordinamento Territoriale per l’Ambiente (Cta) di Altamura. “I negozianti esponevano il prodotto nel banco vendita pubblicizzandolo con cartelli indicanti ‘Pane di Altamura’, inducendo il consumatore a credere di acquistare la rinomata Dop”, spiega una nota. Le indagini dei Forestali hanno consentito, attraverso la verifica della documentazione contabile, di tracciare a ritroso il percorso del prodotto e quindi di sventare la truffa. Cosi’ sono scattate le denunce per frode nell’esercizio del commercio e per contraffazione di denominazioni di origine dei prodotti alimentari per le quali i 19 negozianti pugliesi rischiano fino a 2 anni di reclusione e fino a 20.000 euro di multa. Le citta’ maggiormente interessate dal fenomeno sono Andria, Bari, Corato, Ruvo di Puglia, Bisceglie e Molfetta. L’attivita’ d’indagine si e’ protratta per 8 mesi in tutta la regione Puglia, sono stati sequestrati complessivamente circa 7.000 Kg di pane di dubbia provenienza e controllati un centinaio di commercianti. “Occorre ricordare che il pane di Altamura Dop e’ un prodotto unico, diverso dagli altri tipi di pane. Infatti- sottolinea il Comandante del Cta di Altamura- il Pane di Altamura Dop, cosi’ come recita il disciplinare di produzione, deve necessariamente essere prodotto da semole rimacinate di grano duro rigorosamente locali, delle varieta’ ‘appula’, ‘arcangelo’, ‘duilio’ o ‘simeto’. Il pane di semola rimacinata ‘simile’ al pane di Altamura, invece, non da’ garanzie sulla provenienza delle semole; anzi, generalmente e’ prodotto da una miscela di grani duri e grani teneri di provenienza extra Ue”.