Sanità, Palese: nessuno accende fari su sprechi

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“Non siamo certo animati da un giustizialismo che non ci appartiene, ne’ tantomeno dalla volonta’ di rubare il mestiere a qualcuno ma, a fronte di quel che accade in questi mesi nella sanita’ pugliese, con decine di notizie di presunti e apparenti reati pubblicate dalla stampa, viene da chiedersi se la Magistratura stia applicando l’art. 112 della Costituzione che prevede l’obbligatorieta’ dell’azione penale e la verifica della fondatezza dei fatti. Cio’ non certo per accusare qualcuno, ma per tutelare i cittadini pugliesi anche a fronte del fatto che dal 2007 al 2015 hanno pagato ben 2,3 miliardi di euro di tasse regionali aggiuntive, di cui 239 milioni nell’anno in corso.”. Lo afferma in una nota l’on. Rocco Palese (Fi), vicepresidente della Commissione Bilancio della Camera. “Si legge ogni giorno – continua Palese – di stranezze nelle procedure per acquisizione di beni e servizi in sanita’, gare annullate e/o bandi corretti in corsa, centinaia di contenziosi, proroghe infinite. Tanto che viene da chiedersi se i presunti errori siano dovuti a sciatteria, incompetenza o, non vogliamo ipotizzarlo, a volonta’ di rallentare le procedure di evidenza pubblica, magari per continuare ad andare di proroga in proroga. A questo – prosegue – si aggiungono lo scandalo della sala operatoria di Galatina, quello del pane con la muffa servito al Fallacara di Triggiano e numerose altre situazioni gravi e imbarazzanti che necessitano di provvedimenti ben piu’ energici di semplici indagini interne. Infine – conclude Palese – viene da chiedersi: se a governare fosse stato il centrodestra, ci sarebbe stata la stessa ‘prudenza’ giudiziaria?”

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