‘Pizzo’ su incassi videogiochi. Due arresti

carabinieri

Chiedevano un ‘caffè’ ai dipendenti di una società che si occupa di installazione di slot machine e videogiochi legali, ma in realtà, con quella richiesta criptica, pretendevano parte degli incassi delle macchinette, soddisfacendo la quale potevano avere il ‘benestare’ per installare i giochi negli esercizi pubblici di Capurso, in provincia di Bari. Lo hanno scoperto i carabinieri che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal gip del Tribunale del capoluogo pugliese, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di due pregiudicati di 39 e 45 anni. Le richieste sono state rivolte in modo ripetuto e minaccioso ai dipendenti di una ditta che gestiva l’installazione dei giochi dislocati in alcuni bar e attività commerciali. I carabinieri di Capurso si sono appostati e hanno raccolto informazioni.

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