Calcio: Bari; Guarna, con Ascoli vero amarcord

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“Contro l’Ascoli non sara’ una partita come tutte le altre. Mi hanno adottato calcisticamente a 17 anni e sono andato via dieci anni dopo”: la sfida con i marchigiani sara’ davvero un amarcord per il portiere del Bari Enrico Guarna. “Ho giocato oltre 150 partite con i piceni, abito li’, mia moglie e’ ascolana e li’ sono nate le mie due figlie – ha spiegato il giocatore -. Le emozioni non si possono nascondere: da ragazzo sfruttai un infortunio di Taibi per avere la mia chance. Non e’ la prima volta che incontro l’Ascoli da avversario, con lo Spezia vincemmo 4-3”. Guarna finora ha subito 15 gol ed in alcune occasioni e’ stato oggetto di critiche per le prestazioni non all’altezza: “Ascolto il giudizio degli altri come e’ giusto che sia, pero’ poi lascio che parlino i numeri. Nel calcio sono tutti allenatori ed e’ anche il bello di questo sport. Da ragazzino ero molto piu’ spregiudicato anche nel pensiero con il crescere sono diventato piu’ attento. Si dice che noi portieri siamo dei pazzi per come sopportiamo la pressione dopo un errore e riusciamo a resettare tutto durante una partita per non sbagliare. Alla fine siamo giocatori ‘soli’ nonostante apparteniamo ad una squadra”. L’ultima battuta sull’Ascoli: “Non pensiamo di affrontare la penultima in classifica altrimenti commettiamo i soliti errori. Dobbiamo fare la giusta prestazione per arrivare alla vittoria e continuare il nostro cammino. Devis Mangia? Ho accettato le sue scelte quanto era qui a Bari e vi garantisco che non ho nessun rancore”, ha concluso Guarna.

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