Manifesti omofobi in Puglia, denuncia Arcigay

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“Siamo profondamente indignati e offesi dal comportamento dell’ex assessore Carlo Roselli che a Corato ha fatto affiggere, a nome della associazione ‘Quattro Torri’ di cui fa parte, dei manifesti con su scritto “Si unione civile… No! L’adozione dei bambini. Affidereste a questa gente l’educazione dei bambini?” completando il tutto con un collage di foto scattate durante alcuni pride. Lo denuncia con una nota Arcigay Bari secondo cui “le modalita’ sono fortemente pretestuose, offensive e infarcite di stereotipi”. Con l’obiettivo – secondo Arcigay – “di insinuare nel pensiero del cittadino comune che tutti i cittadini Lgbt siano promiscui, inaffidabili, sporcaccioni, dei poco di buono, festaioli, irresponsabili e quindi incapaci di allevare dei figli con amore, come se queste fossero caratteristiche riscontrabili solo e soltanto all’interno della comunita’ Lgbt, facendo in modo che questo concetto infondato diventi uno stereotipo identificativo di tutta una categoria, nonche’ una grave offesa”.
In un video pubblicato da CoratoLive, – rende inoltre noto Arcigay – “l’ex assessore si giustifica facendosi scudo con la liberta’ di opinione. Ricordiamo pero’ che liberta’ di opinione non e’ automaticamente liberta’ di offesa contro altri cittadini e cittadine, anzi contro altre persone, come afferma egli stesso nel video ‘sono sempre delle persone’ e ringraziamo profondamente per averci concesso il permesso di essere definiti tali”. “Ci domandiamo inoltre quali competenze possegga l’ex assessore in materia di pedagogia, psicologia, antropologia o sociologia e basandosi su quali ricerche scientifiche egli si arroghi il diritto di affermare che ‘Non si puo’ adottare un bambino avendo due papa’ o due mamme, cioe’, non e’ possibile, non sta ne’ in cielo ne’ in terra’”. “Talmente impossibile – conclude Arcigay – che questo accade ogni giorno, da anni ormai, in paesi come Spagna, Francia, Regno Unito, Belgio, Austria (solo per citare alcuni paesi europei) e vorremmo tranquillizzare il sig.
Roselli che la popolazione eterosessuale in questi paesi e’ ancora ben lontana dall’estinzione, sua grande paura, come afferma ancora nel suddetto video”. Arcigay chiede al comune di Corato di rimuovere i manifesti “perche’ fortemente denigratori, irrispettosi” e in quanto ledono la dignita’ di tutta la comunita’ Lgbt italiana”.

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