Corruzione e appalti truccati, 12 arresti in Puglia

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E’ partita alle prime ore dell’alba l’operazione del  nucleo polizia tributaria di Bari della Guardia di finanza e del comando carabinieri di Gioia del Colle che hanno dato esecuzione a separate ordinanze del G.I.P.  di Bari a seguito di complesse e articolate attività d’ indagine relative a condotte di corruzione di pubblici ufficiali ed alterazione delle procedure di affidamento di opere pubbliche nel settore degli appalti che hanno interessato i comuni di Acquaviva delle Fonti, Altamura e Castellana Grotte.

Tra le persone indagate a piede libero nell’indagine della Procura di Bari su presunte tangenti in cambio di appalti in alcuni Comuni della provincia di Bari, che ha portato all’arresto di 11 persone, tra i quali il sindaco di Altamura Giacinto Forte (centrodestra, ai domiciliari) e il vicesegretario del Pd di Acquaviva delle Fonti Roberto Ottorino Tisci (in carcere). anche l’assessore ai Lavori Pubblici della Regione Puglia, Giovanni Giannini (Pd).  Agli indagati vengono contestati i reati di corruzione e turbativa d’asta.

In particolare, un imprenditore di Polignano a Mare, Modesto Scagliusi, titolare del notissimo ristorante Grotta Palazzese e del salottificio Soft Line srl di Modugno (Bari), – secondo quanto emerso dalle indagini – avrebbe corrotto l’assessore regionale con arredi domestici per la figlia dell’amministratore, in cambio del suo interessamento per agevolare pratiche in corso con la Regione a beneficio del ristorante, riguardanti un finanziamento regionale pari ad oltre 2 milioni di euro. Il finanziamento, nel quadro dei Piani Integrati Agevolazioni al Turismo, è stato concesso nel 2017. Obiettivo della presunta dazione di denaro sarebbe stata anche l’intercessione di Giannini, non andata a buon fine, presso la Sovrintendenza ai Beni culturali di Bari per l’approvazione di un progetto di variante relativi ai lavori sul ristorante.

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