Molfetta, sequestrati reperti archeologici di valore

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Un tesoro archeologico, probabilmente in attesa di essere venduto al miglior offerente, magari a un appassionato collezionista, è stato scoperto a Molfetta, in provincia di Bari, da militari della Guardia di Finanza in casa di due coniugi che sono stati denunciati per detenzione illecita di beni di interesse storico ed archeologico e ricettazione. Tra i beni, successivamente esaminati da un funzionario della Soprintendenza della Puglia, c’erano un’olla ad imbuto dell’epoca da una risalente tra V e IV secolo avanti Cristo; una coppa monoansata da una della seconda metà del VI secolo avanti Cristo; un vaso cantaroide a vernice bruna risalente tra il V e IV secolo avanti Cristo; un vaso modello ‘Lebes gamikos’ a figure rosse miniaturistico, con decorazione figurata di Eros androgino della seconda metà del VI secolo avanti Cristo; tre monete in bronzo di età romana repubblicana; due ancore per barche, in pietra, di età pre-romana. L’operazione è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Trani. Alcuni degli oggetti, di cui non si conoscono i dati del rinvenimento, mostrano segni di permanenza in ambiente marino per la presenza diffusa di concrezioni a testimonianza che, probabilmente, erano parte del relitto di qualche imbarcazione naufragata. I reperti sono custoditi nella Caserma della Guardia di Finanza di Molfetta e verranno successivamente affidati ad un Ente Pubblico in modo da restituirli alla collettività ed essere ammirati da tutti.

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