Falsi certificati per agonismo, due medici a processo a Bari

medico di base

Il gup del Tribunale di Bari Giovanni Anglana ha rinviato a giudizio due specialisti in medicina dello sport accusati di truffa e falso. Stando alle indagini dei Carabinieri del Nas, coordinate dal pm Gaetano De Bari, i due medici, Graziello Schiraldi e Sergio De Lucia, dipendenti della societa’ Meleam di Bitonto, avrebbero rilasciato “certificati di visite mediche per attivita’ agonistiche, in realta’ mai direttamente effettuate, in favore di atleti appartenenti a societa’ sportive e associazioni sportive dilettantistiche”, in cambio di compensi pari a complessivi 8mila euro circa da agosto a novembre 2012.
La truffa consisterebbe, quindi, nell’aver ricevuto da nove societa’ sportive, tutte della provincia di Foggia, un compenso di 35 euro per ogni atleta, fornendo certificati di idoneita’ all’attivita’ agonistica privi di valenza giuridica, “non possedendo – si legge nel capo d’imputazione – l’autorizzazione necessaria all’espletamento delle diagnosi nelle attivita’ sportive di tipo agonistico nella Regione Puglia”. L’indagine e’ stata avviata dopo la denuncia dell’allora presidente del Coni di Foggia. In particolare la societa’ Meleam, che “non risulta convenzionata con la FMSI-Coni, come prevede la normativa regionale vigente”, avrebbe contattato le societa’ sportive offrendo visite mediche a domicilio, effettuate da medici diversi da quelli che poi firmavano – senza averne l’autorizzazione – i relativi certificati di idoneita’ all’attivita’ agonistica. Il processo iniziera’ il prossimo 13 luglio dinanzi alla prima sezione penale del Tribunale di Bari.

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